Savage Architecture: Open Archive

08 aprile - 07 maggio 2022
A cura di ADS10. Nell'ambito di The Archive Project

Savage Architecture: Open Archive è una mostra collettiva a cura di ADS10 e primo appuntamento di The Archive Project, un programma di mostre a cura di CAMPO

La mostra si estende lungo gli spazi del Silos e resterà aperta sl pubblico da sabato 9 Aprile a sabato 7 Maggio. Il lavoro di ricerca sarà organizzato in due parti: un’installazione realizzata attraverso una serie di modelli con disegni, immagini e video, e un libro-archivio che rappresenta un atlante del lavoro di ADS10.

ADS10 esplora e documenta rituali di scambio e produzione del sapere che avvengono nel paesaggio urbano, per proporre forme che possano ospitare e celebrare la presenza di queste attività emergenti nella città. L’architettura è considerata come uno strumento di conoscenza più che la soluzione di un problema. Il progetto è inteso quindi come la definizione di un campo di idee, significati e relazioni, che trovano nella struttura compositiva  la propria rappresentazione nella sfera pubblica. L’architettura è sia la forma di produzione che il risultato di un sapere collettivo, il supporto materiale e simbolico che rivela una necessità antropologica: inscenare riti e azioni comuni che esprimono il potere selvaggio di essere umani insieme.

Savage Architecture: Open Archive è un viaggio alla ricerca della ragione dell’architettura: un’indagine che mette in discussione la relazione con l’uomo e l’ambiente costruito per restituire un significato e un metodo alla pratica dell’architettura e per verificare se quest’ultima sia ancora uno strumento capace di sfidare le norme e i comportamenti imposti dalla condizione contemporanea.

In mostra sarà presentato un lavoro di ricerca organizzato in due parti: un’installazione realizzata attraverso una serie di modelli con disegni, immagini e video, e un libro-archivio che rappresenta un atlante del lavoro di ADS10.

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Savage Architecture Open Archive, installation view, Silos, Fondazione Pastificio Cerere, 2022. Courtesy Fondazione Pastificio Cerere. Crediti Carlo Romano.