Venerdì 6 aprile alle ore 19 la Fondazione Pastificio Cerere è lieta di presentare RIPARO, personale dell’artista Guendalina Salini. La mostra, aperta al pubblico fino al 5 maggio 2018, sarà accompagnata dai testi di Silvia Litardi e Giulia Anita Bari e dalle storie raccolte da Marco Stefanelli.
L’artista intende indagare il concetto di riparo come spazio pre-architettonico, la forma più embrionale di protezione dell’uomo. In questo senso il tappeto – tema centrale dell’esposizione – risponde alla primitiva esigenza dell’uomo di riscaldarsi, di proteggersi, di riposare, di avvolgere i defunti o di contenere i beni durante gli spostamenti; ma soprattutto è un perimetro sacro, uno spazio protetto contro la precarietà e l’ignoto. Il tappeto è la casa di chi non ha dimora: ha attraversato millenni e abbracciato numerose popolazioni, partendo dalle tribù nomadi e arrivando fino ai giorni nostri.
Inoltre, sarà presentato il film cortometraggio La città e il cielo in cui viene raccontata la storia di un gruppo di uomini e donne di diversa età e origine geografica che si ritrovano tra le rovine di un borgo abbandonato, nell’Aspromonte in Calabria, e tentano di “fare casa”, riparare e ritessere un senso di comunità.
10
Workshop promosso da La Frangia per la mostra RIPARO di Guendalina Salini, 17-18 marzo 2018. Crediti: Ginevra Sammartino