Presso la Fondazione Pastificio Cerere a Roma è in corso, fino al 26 gennaio 2013, la prima mostra personale in Italia del duo francese Berger&Berger – a cura di Marcello Smarrelli – che comprende una serie di lavori inediti, realizzati appositamente per questa occasione: quattro opere site specific, di diverse dimensioni, con cui i Berger&Berger interpretano gli spazi della Fondazione.
La mostra, dal titolo La densità dello spettro, mette in rapporto la realtà del colore come materia (pigmento, inchiostro da stampa, vernice industriale ecc.) con una natura più immateriale, quella delle onde luminose, che costituiscono il fotone. Nei diversi lavori presentati, il colore viene interpretato secondo l’uso dell’antica classificazione stabilita da Johann Wolfgang von Goethe all’inizio del XIX secolo, che aveva sviluppato un approccio di tipo fisiologico all’argomento, rifiutando le teorie precedenti (da Robert Fludd, Claude Boutet, Isaac Newton). Quella ipotizzata da Goethe sarà a sua volta dibattuta da Johannes Itten più di un secolo dopo (sarà lui stesso a ridefinire il colore nell’età contemporanea).
Nel cortile dell’istituzione, come parte integrante del progetto espositivo, è visibile anche Mystères, il manifesto che Laurent P. Berger, artista e Cyrille Berger, architetto, hanno ideato per Postcard from….
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Berger&Berger, White Glazed (detail), 2012. La densità dello spettro, installation view at Fondazione Pastificio Cerere. Credits: Thomas Munns