Prosegue al MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo, il progetto-pilota Guardo in alto. Atelier di pratiche interculturali, nato dalle sinergie tra AREA06/Festival Short Theatre, il CAS Gelsomino, la Fondazione Pastificio Cerere, PAV, Helia Hamedani e i Musei Civici di Jesi.
A seguito della partecipazione al laboratorio di formazione e progettazione interculturale Art Clicks, organizzato e sostenuto dalla Fondazione MAXXI ed ECCOM con il supporto della Stavros Niarchos Foundation, le diverse realtà, attive nel tessuto artistico e sociale della capitale, hanno unito competenze e aspirazioni per la realizzazione di un’iniziativa orientata all’ utilizzo dell’arte come mezzo di formazione e di inclusione.
Destinatari del progetto sono i ragazzi del Liceo Artistico Caravaggio, alcuni dei minori non accompagnati seguiti dal centro diurno Civico Zero e i giovani del CAS Gelsomino, che avranno modo di confrontarsi attraverso un processo di progettazione collettiva, capace di favorire lo scambio di opinioni e la creazione di uno spazio di mediazione a partire dall’arte.
In Guardo in alto la produzione artistica è intesa come strumento pedagogico utile alla crescita personale. Così, in un percorso di avvicinamento ai mestieri della cultura, l’arte diventa grimaldello per attivare nuove connessioni, ravvivare l’immaginazione, i desideri e le ambizioni, per restituire ai partecipanti una visione più attiva e fiduciosa delle proprie competenze e delle proprie possibilità per il futuro. A questo si aggiunge la centralità del dialogo interculturale e della creazione di zone di contatto in cui le persone possano esprimersi e conoscersi in un clima di fiducia e apertura.
Il progetto prevede la realizzazione di due atelier per professioni del settore artistico e culturale: un atelier di comunicazione “per imparare a raccontare” e un atelier di allestimento “per imparare a fare”.
18
Incontro per presentare il progetto, installation view presso il MAXXI. Credits: Alessandro Schiariti